Erano degli anni che non mangiavo questi biscotti e l’ultima volta che li ho visti fare avrò avuto non più di dieci anni e venivano cotti nel forno a legno… Da un po’ di tempo mi ripromettevo di mettermi alla ricerca della ricetta e farli, seppur per la prima volta ma farli, finalmente! Così girovagando un po’ in rete, cercando tra vecchi ricettari e grazie anche all’amica Simo che ha risposto al mio appello su fb e complice una bella scorta di ottime mandorle mi sono buttata in questa avventura e ne sono rimasta davvero soddisfatta, nonostante non ricordi esattamente il profumo il gusto e la croccantezza è decisamente quello che mi ricordavo, probabilmente sono stata un po’ generosa con il “taglio” perché li ricordo leggermente più piccoli ma come prima volta direi che il risultato è più che apprezzabile. Ricordano molto vagamente i cantucci Toscani ma la differenza sta nella dolcezza, questi Lucani tendono ad essere meno dolci e un’altra cosa che li differenzia è l’agente lievitante, se nei cantucci classici c’è il lievito per dolci, in questi Lucani c’è l’ammoniaca per dolci che gli conferisce una croccantezza e una porosità diversa dai Toscani. Come quelli toscani anche questi possono essere inzuppati nel vino o nel thè ma sono anche degli ottimi biscotti per la colazione o semplicemente per accompagnare con qualcosa di sfizioso il caffè. Una delle cose che più amo di questi biscotti oltre al ricordo è il fatto che si conservano davvero a lungo senza comprometterne la croccantezza, ammesso che durino… Se amate le cose semplici e i gusti di una volta vi invito davvero a farli e se preferite potete sostituire anche le mandorle alle nocciole…
INGREDIENTI:
500 g di farina “00”
250 g di zucchero
200 g di mandorle non pelate (Ho usato Ventura)
100 g di burro
3 uova medie
un bicchierino di limoncello
un cucchiaio di latte
10 g di ammoniaca per dolci
un pizzico di sale
scorza grattugiata di mezzo limone bio
PREPARAZIONE:
Trita grossolanamente le mandorle e tieni da parte.
Disponi la farina a fontana, fai nel mezzo un pozzetto e versa al centro, lo zucchero, il burro a pomata, le uova leggermente sbattute, il pizzico di sale, il limoncello, la scorza grattugiata del limone e l’ammoniaca sciolta in un cucchiaio di latte.
Volendo il procedimento puoi farlo anche in una planetaria, usando la frusta a K.
Impasta velocemente, versa l’impasto su un piano di lavoro e aggiungi le mandorle tritate.
Forma due panetti con l’impasto preparato, adagiali su una teglia con la carta da forno, pennella la superficie con il tuorlo e il latte tenuto da parte e inforna in forno già caldo a 180° per 20 minuti.
Se durante la cottura la superficie prende troppo colore abbassa leggermente la temperatura e copri la superficie con la carta da forno.
Una volta tiepidi taglia i panetti con un taglio obliquo in modo da ottenere la classica forma dei cantucci. Rimetti i biscotti in forno caldo ventilato a 150° per circa 15 minuti, tenendo il portellone del forno leggermente aperto.
Trascorso questo tempo spegni il forno e lascia i biscotti al suo interno con il portellone sempre aperto fino a completo raffreddamento.
Conserva i biscotti in una scatola di latta.
9 comments
Ti dico che hai fatto benissimo a stare con un “taglio” più generoso, sono una meraviglia!! Prima o poi devo usare anch’io l’ammoniaca… un abbraccio!!
mi piacciono moltissimo ma non li ho mai fatti, chissà perché! i tuoi sono bellissimi!!!
ciao 🙂
buoni buoni, mangiati mille volte ma mai fatti, prima o poi ce la farò, ho visto la tua crema di zucca e fagioli su D che meraviglia, molto appetitosa!!!!
Io li adoro e con la tua ricetta mi hai fatto venire voglia di provare a farli! Un bacione
Mi piace questa versione simile a quelli del Cilento che fa mia madre! Sei molto brava e mi mi unisco tra i tuoi lettori!
@Romina
Grazie mille!!! Se ti va mi piacerebbe conoscere la ricetta di tua mamma e valutare le differenze…
Donatella
bellissimi
Donatella la ricetta della mia famiglia si usa mette un bicchierino di Strega oppure la Sambuca, senza latte e con 4 uova 🙂 ma vai tranquilla che io i tuoi murzullette li vorrei inzuppare nel latte o con un bicchierino di passito che faceva mio nonno! un bacio
@ Romina,
Ciao, quindi direi molto simili, di latte ne metto giusto un pochino per sciogliere l’ammoniaca, ma volendo si può sciogliere anche nell’ acqua, la prossima volta proverò ad aggiungere un uovo in più anche l’idea di utilizzare la Strega non mi dispiace 😉
Un bacione