Erano anni che avevo in mente questo post, ma che per una serie di motivi ho sempre rimandato, quando poi mi sono vista recapitare a casa un bel pacco di prodotti MangiareMatera tra cui anche dell’ottima farina di semola, mi sono detta che non era più il momento di aspettare per questo post e che quella era la farina più giusta per una ricetta del genere. Le Matasse sono un tipico piatto di Caposele in provincia di Avellino, ma che si trovano spesso anche sulle tavole nella zona di Salerno. Probabilmente data la lavorazione un pò lunga e complessa è un piatto che è stato un pò dimenticato infatti sul web si trovano ben poche informazioni se non la sagra di paese, ho un’affezione particolare a questa ricetta, ma non per il gusto (simile alle lagane) ma per bel altro… Da piccola mi incantavo (nel vero senso della parola) nel vedere la nonna, molto abile nei movimenti, preparare le matasse senza che si attaccassero o che si spezzassero e con chili e chili di farina… quei movimenti che ho cercato di mimare ma con risultati, accettabili ma di sicuro non paragonabili… Spiegarlo è un pò complicato, ho cercato di fare del mio meglio , ma se siete curiose di conoscere queste Matasse di Caposele qui c’è un video che può esservi molto di aiuto.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
300 g di farina di semola di grano duro (ho usato MangiareMatera)
(C’è chi taglia a metà con farina di grano tenero)
150 ml di acqua
300 g di ceci già cotti
uno spicchio d’aglio
un peperoncino
olio evo
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Disponete a fontana la farina su una spianatoia.
Lavorate a lungo la pasta, formate un panetto, coprite con un panno umido e lasciate riposare per una mezz’oretta.
Trascorso il tempo di riposo, formate un torciglione dello spessore di un dito, con l’intero panetto di pasta.
Stendete in modo più sottile il torciglione e riaggomitolatelo su se stesso proprio come se fosse un gomitolo di lana, lasciando nel mezzo lo spazio per una mano. Preparato il “gomitolo” attaccate le due estremità per non farlo “srotolare”.
A questo punto c’è la parte più complessa. Prendete il gomitolo tra le mani, versate sulla spianatoia abbastanza farina di semola, e iniziate a lavorare il gomitolo tra le mani, con dei movimenti veloci ripassando i fili del gomitolo tra una mano e l’altra come se dovreste tirare una corda, in questo modo i fili si allungheranno ma assicuratevi che con questo movimento i fili toccano sempre la spianatoia infarinata, altrimenti i fili di pasta si attaccano, di tanto intanto sempre tra le mani cercate di allontanarli.
Man mano che i fili si allungano, raggruppate la pasta come se fosse un “otto” chiudete e riprendete con lo stesso movimento fino a quando i fili della matassa non sono simili a delle tagliatelline sottili. Una volta raggiunto lo spessore giusto NON tagliatele, le matasse vanno buttate intere nell’acqua bollente, si “spezzeranno” da sole durante la cottura.
L’abbinamento più classico è lo stesso che si usa per le lagane, ma essendo pasta in casa gli abbinamenti possono essere molteplici.
In una padella scaldate un filo d’olio con lo spicchio d’aglio e un peperoncino, aggiungete i ceci con un paio di mestoli di acqua di cottura dei ceci e lasciate andare sul fuoco, intanto cuocete in abbondante acqua salata le matasse INTERE e dal momento in cui salgono in superficie lasciate cuocere un paio di minuti, dopodiché scolatele, versatele nei ceci e lasciate andare sul fornello a fiamma alta per un minuto. Spegnete, aggiungete un pizzico di pepe o dei peperoncini cruschi spezzettati e lasciate riposare un minuto.
Dopodichè servite, io non avendo peperoni cruschi ho servito con peperoncino fresco e una foglia di basilico per un tocco di colore al piatto.
3 comments
STUPENDA questa pasta. devo provarla, adoro poi tutte le ricette con i ceci, complimenti!
bella preparazione, io sono a 15 minuti da salerno e devo dire che non conosco questa pasta
comunque sicuramente da provare
@anna3
Ciao Anna, è un piacere sapere che siamo “compaesane” forse non la conosci proprio perchè è una ricetta andata un pò nel dimenticatoio… Se magari nella tua zona c’è qualche ricetta un pò passata di moda, mi farebbe davvero piacere se me ne parlassi…
Donatella