E dopo un “sudato” contest dove ho letto una marea di ricette (la prossima volta farò un contest con assaggio…) Pasquali non potevo che prepararne una tutta per me,non la classica pastiera,anche se mi piace molto anche quella con il grano,ma una pastiera un pò diversa… La ricetta proviene da un vecchio libro (mica poi tanto ,ha solo qualche anno più di me….) di dolci Campani,dove tra le varie ricette di Pastiera sono stata “colpita” da questa,mi sono documentata su questo paesino,che tra l’altro non conoscevo in provincia di Benevento (Per i dettagli vi mando qui) e quando ho visto che anche il paesino non era niente male mi sono sempre più convinta che la dovessi provare,un pò incuriosita anche dal fatto che alcuni sapori vadano riscoperti,o addirittura scoperti,come in questo caso! E così che si scoprì che anche un piccolo paesino può dare grandi soddisfazioni…
Questa è la copertina del libro da dove ho ricavato la ricetta (Stampa anno 1980)
Io ho dimezzato e modificato un pò la ricetta perchè ho pensato che la dose scritta fosse un pò eccessiva (Se poi a mangiarla sono solo io) ma comunque credo basti per 6 persone “normali”.
INGREDIENTI:
PER IL RIPIENO
100 GR RISO
250 GR DI LATTE
15 GR DI BURRO
190 GR DI ZUCCHERO (Ricetta originale 350,per me esagerata,la mia l’ho trovata giusta di zucchero)
UN PIZZICO DI CANNELLA
500 GR DI RICOTTA FRESCA DI PECORA
UN PIZZICO DI SALE
SCORZA GRATTUGIATA DI LIMONE E ARANCIO
PER LA SFOGLIA:
200 GR DI FARINA
2 UOVA + UN TUORLO
150 GR DI ZUCCHERO
75 GR DI BURRO + 75 GR DI SUGNA (La ricetta originale prevedeva solo sugna io ho diviso a metà con il burro,davvero favolosa!)
SCORZA DI LIMONE GRATTUGIATA
Attenzione la pastiera va preparata il giorno prima della consumazione e conservata in un luogo al fresco,altrimenti la ricotta calda sarebbe una crema… Non siate impazienti perchè di sicuro non vi ripagherà…
PREPARAZIONE:
Preparate con gli ingredienti della sfoglia una normale pasta frolla,io per velocizzare ho messo tutto da freddo nel frullatore altrettanto freddo. Arrotolate la sfoglia nella pellicola e fate riposare in frigo per almeno un’ora.
Intanto fate cuocere lentamente il riso nel latte finchè il riso non avrà assorbito il latte e lasciate raffreddare.(la ricetta originale diceva di cuocere il riso al dente nell’acqua,scolarlo bene e aggiungere il latte da freddo alla ricotta e al riso,io ho pensato che cuocere il riso nel latte fosse più gustoso)
In una ciotola unite ricotta,zucchero,la buccia del limone e l’arancio,la cannella,e il riso e mescolate bene se vi sembra un composto troppo compatto aggiungete del latte intero,deve risultare un composto molto cremoso.
Foderate uno stampo con carta forno in modo che elimini un pò di unto e ricoprite con la sfoglia tirata della frolla,versate la crema di ricotta e riso,livellando la superficie.
Con i ritagli della pasta rimanente fate delle strisce e adagiatele sulla torta da formare dei rombi,a me e avanzata ancora della pasta e ho decorato con un torciglione sul contorno.
Infornate la pastiera in forno già caldo a 180° per circa un’ora e 1/2 o fino a quando non avrà raggiunto un colorito quasi bruno.
Di sicuro è bandita dai dietologi,per la frolla bella ricca ma di sicuro è apprezzata da chi come me è una buona forchetta!!!
15 comments
Ciao Donatella,
grazie per la ricetta per papà.
La proverò quanto prima.
Proverò con la modifica suggeritami da te (la farina di kamut) per quanto riguarda lo zucchero lo sostituirò con… cavoli… non mi ricordo come si chiama… è un dolcificante ma liquido che ho acquistato ma non ho ancora mai provato. Solitamente utilizzavo il dietor ma lascia un retrogusto metallico. Al supermercato ne ho trovato un tipo liquido di cui mi sfugge proprio il nome… Devo solo capire in quale proporzione utilizzarlo.
Sarebbe comunque carino se tu inserissi ricette per chi ha problemi di diabete, perchè vedi, anche io sono a rischio…
I nonni paterni erano entrambi diabetici e da qualche anno papà ed io dovrei fare dei controlli in merito per la familiarità, anche se rimando per timore. (che stupida, lo so…)
Comunque…
Grazie anche per il sito suggeritomi.
Ora scappo a lavoro.
Buona giornata!!
Stef
Non mordo il pc perché rischeirei di far male quegli occhioni dolci, sono lì a far da guardia alla fettona? Troppo buona!
io nn so nemmeno chi siano i dietologi:-)adoro questa torat e chi se ne frega delle calorie!!!!deliziosa e la farò per le prossime festivita!!bacioni imma
Oh mamma!!!FAvolosa è dire poco!Mi piace anche l\’idea di utilizzare il riso al posto del grano!!!!Adoro la pastiera e hai anche fatto un bordino troppo carino!!!!!
Un abbraccio
Ciao Donatella! Ti ringrazio per la visita, cosi ho avuto modo di conoscere il tuo blog. Buonissima la pastiera napoletana, uno dei miei dolci preferiti che però non ho mai preparato visto che ho la suocera campana che sforna pastiere meravigliose. Però adesso con la tua ricetta invitante mi faccio coraggio:). Buona domenica!
io invece Morcone lo conosco,sono stata piu\’ di una volta a mangiare in ristoranti della zona
MA la pastiera di riso non la conosco…ho sempre mangiato la tradizionale…..PERO\’ la ricetta e le tue foto
bellissime mi hanno incuriosita per cui provero\’ a farla…GRAZIE!!!!
ciao Enza
Sapevo che esisteva anche una pastiera di riso e devo dire che la variante mi piace molrissimo!
Bello quel torciglione che decora la circonferenza della torta…
E hai fatto bene a ridurre lo zucchero..non si capisce perchè certe ricette siano così esagerate, a volte, per quel che riguarda grassi e zucchero!
Buon inizio settimana
sempre speciali le tue ricette…….mi sapresti dire che cosa è la sugna? grazie Ida
@ Ida
e tu Ida sei sempre così gentile! La sugna non è altro che lo strutto!
E’ molto interessante questa variante di pastiera… mi piacerebbe assaggiarla!
Spettacolare…sembra buonissima!!
A dire il vero, anche se sono per metà Campana, non vado matta per la pastiera ma con questa ricetta mi hai dato speranza!! Da provare assolutamente:))
Buona Pasqua cara 🙂
[…] Molti conosceranno, almeno di nome, la pastiera di riso, gustosa variante della classica pastiera napoletana (qui nella variante “morconese“). […]
Sempre intrigante ed "aspettata"… la pastiera napoletana, preparata a Pasqua, rappresenta l’aroma più conosciuto dalle case campane e nella costiera amalfitana…
Ciao Donatella, da buona campana sono orgogliosa delle tradizioni della mia terra e ritrovare una ricetta un pò dimenticata e tralasciata per “sapori esotici” mi inorgoglisce. E proprio per l’amore che porto alla mia terra vorrei aggiungere un piccolo particolare storico: questa è la pastiera che le nostre nonne preparavano per la festa dell’ Ascenzione detta da noi “Corpus Domini”, quando dai balconi venivano srotolati i copriletti di pizzo più belli e le strade ricoperte letteralmente di petali di fiori lungo tutto il percorso della processione. Ti assicuro, sono felice di averla ritrovate perchè tra le mie tramandate dalla mia famiglia questa manca perchè ritenuta di serie “B” e solo citata in quella di tagliolini come possibilità di sostituzione a questi. In questa ricetta però si parla di far riposare la ricotta e le mandorle trite per qualche ora e poi successivamente aggiungerla al resto dell’impasto . mi riprometto di provare la tua ricetta nelle quantità di riso consigliatimi. Ottimo il suggerimento di unire il burro alla sugna.
A presto. E
@Erne
Ciao,sono davvero contenta di leggere questo tuo commento e in verità non sapevo di questi cenni che riguardano la tradizione di questa pastiera… Ti capisco le mode hanno preso il sopravvento anche in cucina abbandonando cosi alcune ricette che a mio avviso sono cosi buone che é un vero peccato… Questa ricetta l’ho presa da un vecchio libro e probabilmente in esso sono racchiuse tante ricette riposte nel dimenticatoio… Se conosci qualche ricetta che ormai é stata un pó tralasciata mi farebbe molto piacere se tu me ne parlassi e magari la potremo vedere su queste pagine del blog,fatte a 4 mani anche se un pó distanti….
Grazie per esserti fermata.
Donatella